Quando un lavoro è ben fatto di solito lo intuisci dalla maniacale cura dei dettagli, e quando il dettaglio è proprio la musica capisci di avere a che fare con musicisti di primo livello che producono un album, il loro primo album, di ottima fattura. Dalla prima canzone all'ultima si vive l'atmosfera cupa che avvolge l'album. Certamente sono riusciti nel loro intento, unire un leggero heavy metal melodico grazie alle chitarre di Federica Lenore Catalano e Patrizio Zurzolo, la batteria di Gianfranco Logiudice, il basso di Domenico Iannolo contrapposto alle cupe tastiere di Giuseppe Giorgi. (Ma a mio avviso la sperimentazione limita il loro talento, come hanno affermato loro stessi, vengono da stili ed influenze musicali differenti e bisogna ammettere che lo stile è in sintonia, nessuno calpesta l'altro ma per salire alla ribalta sul piano nazionale serve osare a dare di più, soprattutto quando si ha talento). Come disco di lancio non troverà nessuna difficoltà a trovare riscontro sul mercato, per gli amanti dei suoni malinconici è sicuramente un disco da avere nella propria collezione. Un plauso a questi ragazzi di Reggio Calabria che hanno dato vita ad Inner Tales, full-lenght autoprodotto dei Lenore S. Fingers.
Tracklist:
01. Inner Tales
02. The Last Dawn
03. Victoria
04. Cry of Mankind
05. To The Path Of Loss
06. Song To Eros
07. Doom
08. The Calling Tree
09. An Aching Soul
[by Mecauca]