Gli Slayer, una delle band più solide del panorama Heavy e Trash Metal di tutti i tempi. Si sono formati nel 1981 e “Reign in Blood” è il terzo album in studio e il debutto con una major. Uscito il 7 ottobre 1986 è stato la prima collaborazione della band con il produttore Rick Rubin, il cui ingresso ha contribuito all'evoluzione del sound della band. Reign in Blood è responsabile di aver portato gli Slayer all'attenzione del grande pubblico metal.
È considerato dalla critica come uno degli album metal più influenti ed estremi mai prodotto.
La band per questo lavoro era composta da:
- Tom Araya – basso, voce
- Jeff Hanneman – chitarra
- Kerry King – chitarra
- Dave Lombardo – percussioni
L'artwork è stato creato da Larry Carroll, che all'epoca stava creando illustrazioni politiche per alcune riviste e giornali tra cui il New York Times. La copertina è considerata una delle più belle di tutti i tempi nell’Heavy Metal
Sui testi la band decise di abbandonare gran parte dei precedenti temi satanici esplorati nell’album precedente per scrivere su questioni che erano più terrene. L’album include testi su meditazioni sulla morte, anti-religione, la pazzia e assassini, mentre la traccia principale "Angel of Death" parla degli esperimenti umani condotti presso il campo di concentramento di Auschwitz da Josef Mengele, che è stato soprannominato "l'angelo della morte" dai detenuti. Ovviamente questo attrasse molte polemiche sulla band che utilizzò queste ultime per farsi pubblicità cavalcandone l’onda.
10 tracce condensate in 28 minuti di inaudita potenza, velocità, riff estremi e assoli rapidissimi che sembrano quasi “urla”. Senza soluzione di continuità si passa da un brano all’altro. Non ci sono pause, non c’è spazio per le chitarre pulite o le ballate. Le due principali tracce che racchiudono l’intero lavoro sono la prima “Angel of Death” e l’ultima “Raining Blood”, le uniche a superare i 4 minuti. Sono le due canzoni più complesse di questo lavoro e come un contenitore al loro interno c’è l’inaudita potenza delle altre 8 tracce nelle quali non si possono riscontrare grandi differenze, ma rappresentano una visione unitaria. I riff sono considerati “atonali” ovvero che suonano nauseanti come la violenza che molti dei testi raccontano.
Ancora oggi questo lavoro rimane uno dei più solidi, violenti e potenti album trash metal mai prodotti ed ancora oggi come allora sa sorprendere e spaventare!
Intramontabile!
Tracklist:
01. Angel of Death
02. Piece by Piece
03. Necrophobic
04. Altar of Sacrifice
05. Jesus Saves
06. Criminally Insane
07. Reborn
08. Epidemic
09. Postmortem
10. Raining Blood
[by Indie Crims]