La tracklist potrebbe farvi pensare ad un errore di scrittura da parte nostra ma non è così. Non è fatto molto conosciuto che High Voltage, celebre primo album degli AC/DC ha avuto due diverse vite. La prima inizia il 17 febbraio 1975 quando l’album viene pubblicato ma ristretto al mercato Australiano, patria della band.
La seconda inizia invece nel 1976 con l’edizione per il mercato internazionale. Questa seconda edizione è però notevolmente diversa da quella originale, si tratta sostanzialmente di un album diverso e sarà questa versione a diventare famosa. Infatti nella versione internazionale confluiscono parte dell’originale High Voltage e il secondo album “T.N.T.”.
L’album ha ben 3 cover diverse:
Le uniche due tracce della versione originale australiana che confluiranno nell’originale sono “She’s got the ball” e “Little lover”. Mentre "Baby Please Don't Go", "Soul Stripper", "You Ain't Got a Hold on Me" e "Show Business" saranno incluse in “’74 Jailbreak”.
La band del primo lavoro era composta da:
- Bon Scott – voce
- Angus Young – chitarra
- Malcolm Young – chitarra ritmica
- George Young – basso
- Rob Bailey – basso
- Peter Clack – percussioni
- Tony Currenti – percussioni
Questa versione diventerà album di platino in Australia mentre la versione internazionale album di platino per tre volte in USA (e una in Svizzera).
L’album si apre con una cover "Baby, Please Don't Go" (Big Joe Williams), davvero esplosiva, che da subito l’idea di cosa si sta ascoltando. Un Hard Rock grezzo, fatto di riff ripetuti (She’s Got Balls e Stick Around), assoli veloci e una voce, quella di Bon Scott, che rappresenta una nota nuova in quegli anni ’70. C’è spazio anche per le parti strumentali e qualche sperimentazione dei suoni, una controversa ballata, “Love Song” emotivamente molto forte, dove Scott non sembra lui con una performance vocale quasi assopita che si ravviva solo nei secondo finali.
Il gruppo era figlio di rock n’ roll anni ’60 e da un inizio di anni ’70 all’insegna dell’heavy metal oscuro dei Black Sabbath. Loro volevano essere qualcosa di diverso e ci riuscirono.
Una delle prime apparizioni della band è una ormai leggendaria performance live di "Baby, Please Do not Go" (con Scott vestito da scolaretta bionda) e una performance filmata di "Show Business".
In questo lavoro si sente l’influenza del blues (Little Lover) e ci sono dei grandi pezzi ma non c’è una vera coerenza stilistica. La band si stava formando, stava crescendo e questo è stato il primo passo verso la leggenda. Bisogna riconoscere che Bon Scott riesce a cantare in modo eccellente, completando il suono di ogni traccia. Chitarre e voce sono le protagoniste, basso e percussioni accompagnano: arriveranno ad avere un ruolo fondamentale con Mark Evans e Phil Rudd.
L’inizio!
Tracklist:
01. Baby, Please Don't Go
02. She's Got Balls
03. Little Lover
04. Stick Around
05. Soul Stripper
06. You Ain't Got a Hold on Me
07. Love Song
08. Show Business
[by Indie Crims]