City of Evil è il terzo album in studio degli Avenged Sevenfold. Per la band rappresenta l’album della svolta. Uscito nel 2005 si lascia alle spalle i due primi lavori della band classificati come Metalcore e introducendo il nuovo stile Heavy Metal che li porterà al successo. L’abbandono totale degli scream vocali da parte di M. Shadows che per l’occasione lavorò con un coach vocale.
L’album è lungo, quasi 73 minuti racchiusi in 11 canzoni (una media di 6 minuti e mezzo a traccia) ma ricco di spunti. Nonostante il secondo album della band “Waking the Fallen” fu un discreto successo portandoli sotto la lente di interesse delle grandi case discografiche, gli A7X cambiarono sound per restare maggiormente fedeli alle band che fornivano loro ispirazione. Un sound meno aggressivo, meno estremo ma pur sempre duro condito con parti melodiche e disponibili per un pubblico più ampio.
È un album ricco ma ancora immaturo. Sono sicuramente da elogiare le parti strumentali di chitarra e la volontà di voler produrre qualcosa più coerente con l’Heavy Metal e l’Hard Rock. Esperimento riuscito. I tre singoli dell’album "Burn It Down" - "Bat Country" - "Beast and the Harlot" sono perfetti interpreti del sound dell’album: duro, grezzo, diretto e senza fronzoli. Spinti riff di chitarra e assoli prolungati.
Speranza.
Tracklist:
01. Beast and the Harlot
02. Burn It Down
03. Blinded in Chains
04. Bat Country
05. Trashed and Scattered
06. Seize the Day
07. Sidewinder
08. The Wicked End
09. Strength of the World
10. Betrayed
11. M.I.A.
Formazione:
M. Shadows
Synyster Gates
Zacky Vengeance
Johnny Christ
The Rev
[by Indie Crims]